Alcuni genitori sono preoccupati per le condizioni strutturali delle scuole dei loro figli.
In particolare vogliamo parlare della scuola elementare Lauricella.
Dopo tutte le stragi,incidenti e morti in tutta italia è possibile che ci sono ancora istituti "apparentemente" agibili?
Dico apparentemente perchè ci troviamo davanti a scuole aperte che hanno bisogno di grandi lavori.
Un esempio lo troviamo nelle immagini di Gaetano Scimè
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/photo.php?pid=452086&id=1613051601
Un padre preoccupato per quello che succede,a Gaetano Scimè si sono uniti altri genitori uniti dall'interesse comune cioè QUELLO DI DARE AI FIGLI UNA STRUTTURA IN SICUREZZA
Quà si parla di bambini,davvero vogliamo lasciare questi bambini sul pericolo imminente giorno dopo giorno?
Mi auguro che almeno su questo le parole dei racalmutesi siano ascoltate,e devono essere ascoltate prima di subito visti i problemi seri che ci sono.
Fino a quando non ci proviamo e non lottiamo per i nostri diritti non possiamo dire che "nulla cambierà". Dobbiamo solo ricordarci che il potere, nella nostra democrazia, è dato al popolo sovrano e non a chi votiamo ed innalziamo a semi-divinità... Cristian Alaimo.
martedì 22 settembre 2009
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La Scinnuta
Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
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