Fino a quando non ci proviamo e non lottiamo per i nostri diritti non possiamo dire che "nulla cambierà". Dobbiamo solo ricordarci che il potere, nella nostra democrazia, è dato al popolo sovrano e non a chi votiamo ed innalziamo a semi-divinità... Cristian Alaimo.
venerdì 24 dicembre 2010
Tanti auguri
Tanti auguri a tutti.
Anche quest'anno, al natale, si chiede un solo miracolo...
In un periodo così difficile chiediamo a babbo natale di portarci un pò di serenità, altruismo e collaborazione.
Tanti auguri a chi crede ancora nel futuro;
Tanti auguri a chi aspetta e spera;
Tanti auguri a chi guarda solo i propri interessi;
Tanti auguri ai nostri amministratori nazionali, regionali, provinciali e comunali;
Tanti auguri a chi parla;
Tanti auguri a chi sta muto;
Tanti auguri a chi non crede;
Tanti auguri a chi è invidioso;
Tanti auguri a chi è altruista;
Tanti auguri a chi si vende;
Tanti auguri a chi mantiene le promesse;
Tanti auguri a chi lotta per un proprio futuro migliore;
Tanti auguri per chi lotta per un futuro migliore;
Tanti auguri a chi fa finta di non vederci;
Tanti auguri a chi parla bene e razzola malissimo;
Tanti auguri a tutti gli Uomin, Mezzi Uomini, Ominicchi e Quaquaraqua;
Semplicemente tanti auguri a tutti, perchè tutti hanno diritto di festeggiare natale, sarà poi babbo natale a decidere i doni da portare... Che il natale possa portare pace e serenità ed un cambiamento epocale.
Cristian Alaimo
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La Scinnuta
Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
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