giovedì 10 settembre 2009

aggiornamento amministrazione gruppo

Dopo aver "MOMENTANEAMENTE" tolto Sergio Scimè da amministrare del mio gruppo già iniziavano a spargersi le male lingue.
Qualcuno che diceva che ho troncato i rapporti per "mercanteggiare" con il sindaco(addirittura qualcuno pensava che io volessi un assessorato IO???? c'è veramente chi contratta per l'assessorato...ma non sono sicuramente io),altri che ho "CACCIATO" Sergio (cacciato????)
Insomma tante belle falsità nella scena ipocrita politica Racalmutese,la parte che più mi imbarazza è che ancora non sono entrato in politica e già provano e riprovano a farmi la pelle...
La prova sempre più concreta che la politica,se fatta onestamente ed educatamente,va subito stroncata.

Ripeto le motivazioni del perchè ho tolto sergio come mio co-amministratore:
su le varie forme di comunicazione (anche orale dal vivo)le persone accusavano l'amministrazione del gruppo di diffamare o inventare cattiverie sulla poitica locale.
Siccome l'amministrazione era formata da 2 persone (io e sergio) era facile dire ll'amministrazione e non il singolo individuo (almeno io quando devo dire cose divido l'amministrazione comunale in varie categorie).
Dopo aver tolto Sergio ho capito con chi veramente ce l'avevano queste persone,ad alcuni ho risposto a parole ad altri risponderemo con i fatti....
Ora l'amministrazione del gruppo è formata da me e dai 2 miei amici che mi hanno aiutato nella crescita personale e del gruppo,cioè:
Sergio Scimè e Giovanni Bello (che erano già messi ENTRAMBI come responsabili)

Ora invito tutti i signori delle mal dicenze a ricredersi perchè IO non sto contrattando con petrotto IO,voglio solo fare una collaborazione per pensare nuove cose buone...scusatemi se preferisco la collaborazione alla rissa...
Una cosa è sicura che dalla mia collaborazione voglio delle risposte...

Nella speranza che,un giorno,la politica diventa pulita vi abbraccio e vi saluto

Cristian Alaimo Fondatore del gruppo pseudo-falso politico

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La Scinnuta

Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.

S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.

Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.

Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.

Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.

Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.

Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone

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