mercoledì 23 settembre 2009

Inefficienza comunale,meno cure per i disabili

Il consigliere Sergio Pagliaro (UDC incredibilmente uno dei 2 in opposizione) ha chiesto al sindaco il perchè a 13 disabili racalmutesi sono stati dati solo 2 assistenti.
(l'articolo completo sul blog regalpetra libera racalmuto)
http://regalpetraliberaracalmuto.blogspot.com/2009/09/due-assistenti-per-tredici-alunni.html

nella condivisione nel profilo di tale articolo ho aggiunto queste parole:
le chiare prove delle cose che ho detto fin ora.

I soldi si perdono in diversi buchi mentre i disabili aspettano le giuste cose...tra cui cose previste per legge


così che il sindaco di raclamuto ha risposto :
Continuate con i colpi bassi e senza pietà, ma soprattutto in malafede!
Sapete benissimo che gli assistenti per i disabili per legge, ripeto per legge, li deve fornire la scuola, il Ministero della Pubblica Istruzione del Ministro Gelmini, quello delle migliaia di tagli di precari, alla scuola.
L'Italia è tutta in fermento per questi vergognosi tagli e voi che fate?
Attaccate, come al solito il Comune di Racalmuto che non solo sapete che non c'entra niente e che si sostituisce alla Gelmini, ed alle carenze della Scuola con i propri dipendenti e voi mortificate la nostra disponibiltà, sempre in malafede.
Perchè non attaccate la Gelmini?... Visualizza altro
Sempre la stessa storia, esiste solo il Comune!
Vuoi vedere che a breve direte pure che gli insegnanti, e bidelli li deve fornire il Comune!
Basta con questa malafede continuata ed aggravata.


la mia risposta è stata la pubblicazione della circolare approvata all'ARS (assemblea regione sicilia)
http://www.francocrisafi.it/web_secondario/enti%20locali%202005/circolare%20ass%20fami%203%202005.pdf

a voi la risposta,noi Regalpetresi non siamo poi così cattivi...

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La Scinnuta

Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.

S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.

Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.

Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.

Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.

Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.

Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone

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