E rimbombano le accuse che IO faccio politica sporca nei confronti dell'attuale amministrazione...
E rimbomba il fatto che "la mia politica" e solo fare accuse personali al Sindaco (che al di fuori della politica c'è un bel rapporto amichevole)
e mi chiedo....
Perchè vogliono eliminarmi prima ancora di entrare nella politica? sono un ragazzo così pericolo o hanno paura che con la nostra presenza "alcuni giochini" finiranno?
Beh cari amici del gruppo l'unica cosa che poso dire è che maggiori sono le infamie nei miei confronti maggiore sarà la mia voglia di scardinare un sistema che funziona peggio di male...
Riuscirò a dimostrare che con la sola "politica",senza fatti personali,si può vincere e cambiare...
Magari qualcuno ha paura che con la mia entrata in politica non ci sarà più pane per i propri denti etc etc
In attesa di tutto ciò aspetto chi viene a rompermi il muso,magari il "ci rumpu u mussu" sono tutte parole
Vi voglio bene a tutti...
RACALMUTO PUò FIORIRE,BASTA CREDERCI
Fino a quando non ci proviamo e non lottiamo per i nostri diritti non possiamo dire che "nulla cambierà". Dobbiamo solo ricordarci che il potere, nella nostra democrazia, è dato al popolo sovrano e non a chi votiamo ed innalziamo a semi-divinità... Cristian Alaimo.
giovedì 10 settembre 2009
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La Scinnuta
Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
spidugliafacenni e scassapagliara.
S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.
Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.
Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.
Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.
Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.
Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone
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