venerdì 20 agosto 2010

Pericolo "Amianto a Racalmuto" pt 2

Da quello che avete potuto vedere dal video, fatto da me e Sergio Scimè, si capisce che nel nostro paese siamo arrivati al punto di dover fare attenzione pure dove respiriamo.
Non bastava il periodo di omertà ed altre cose, ormai non siamo più liberi nemmeno di respirare dove ci fa più comodo...
Purtroppo nel video, per non uscire fuori tema, non abbiamo potuto parlare di alcune cose tristi che hanno colpito me stesso Cristian Alaimo.
Il video è stato fatto in totale assenza di politica perchè ci siamo concentrati solo sui rischi e sulla presenza dell'amianto stesso, se ci mettevamo la politica qualcuno avrebbe potuto dire che l'amianto era nelle nostre case e abbiamo fatto finta di averlo visto per il paese...
Io abito in via Anime Sante, vicino uno dei depositi di amianto, più volte abbiamo chiamato il comune per intervenire e le loro risposte sono sempre state vaghe con false promesse, per questo invito i cari dell'ufficio di competenza di portare l'amianto, anzichè lasciarlo nella mia strada, nelle loro camere da letto...magari da li riusciranno a toglierlo prima del classico battito di ali di una farfalla.
Un'altra piccola cosa voglio dirla agli ignoranti idioti che hanno creato queste discariche, care le mie capre davvero non capite che, con questi depositi a cielo aperto, rischiate anche voi di contrarre malattie MORTALI?
Sapete che per quello che avete fatto rischiate anche l'arresto?
Bisognava semplicemente contattare gli organi di competenza quali ASL, ATO rifiuti etc etc oppure i vari enti privati atti allo smaltimento di rifiuti speciali.
Da quello che potete vedere dalle foto e dai video si nota che l'amianto è terribilmente rotto e sfibrato, ed io onde evitare che qualcuno si nascondesse dietro il dito dicendo che è in ottimo stato, ho preso alcuni pezzetti in mano per mostrarli alla videocamera.
Naturalmente i pezzi erano a terra già rotti, non li ho rotti io provocando altre fibre, e come sono stati presi sono stati rimessi a terra "posati" non lanciati.
è stato un rischio, lo so, ma purtroppo dobbiamo fare di tutto per sensibilizzare un qualcosa di altamente cinico e menefreghista (o ignorante come dico nel video).
Sempre nel video abbiamo inserito un pezzo di giornale di una nave piena di amianto dove tutti quelli che erano a bordo sono morti o si sono ammalati di tumore...vogliamo fare la stessa fine?
Chiedo all'amministrazione, a chi butta amianto e a chi semplicemente vive a Racalmuto: Vogliamo fare la stessa fine di quei poveri marinai?????
Si è parlato per decenni delle presunte scorie alle miniere e non si da importanza ad un problema ben peggiore dentro il paese?
Si parla di energia eolica pulita e si fanno i confronti con Gela ed altri paesi e poi abbiamo ugualmente polveri mortali nell'aria?
Naturalmente questa è una brutta eredità che ci hanno lasciato i nostri avi, che poverini non erano al corrente della pericolosità dell'amianto, e noi da "sapientoni" stiamo a guardare? noi ai nostri avi non possiamo dire nulla ma saranno i nostri nipoti a dire quant'è stata stupida, cinica ed ignorante la nostra generazione.
Continuo a sperare nella mossa di qualcuno affinchè questi grandi problemi vengano rimossi e l'aria resa un pò più respirabile altrimenti prenderò l'impegno di portare il Presidente della Repubblica non alla fondazione ma 30 metri prima...
L'amianto c'è, è tutto rotto ed è incredibilmente pericoloso.
Per agire dobbiamo aspettare i tumori? (com'è successo in alcuni comuni del nord) se dobbiamo aspettare questo prendo l'impegno di formare un gruppo di persone sane, farci venire il tumore e poi piangere...d'altronde a noi piace fare silenzio PRIMA e PIANGERE DOPO.

http://www.youtube.com/watch?v=eIXbJm5SShY
http://www.youtube.com/watch?v=RkdYNGYP2yQ&feature=related
Un saluto da Cristian "Senza Mascherina" Alaimo

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La Scinnuta

Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.

S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.

Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.

Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.

Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.

Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.

Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone

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