lunedì 31 maggio 2010

Cambio di statuto o indennità?

Dopo circa un anno da quando l'ho chiesto, e dopo diversi anni che viene chiesto da altri, finalmente abbiamo visto 3 diversi modi di pensare della politica locale, in pratica l'obiettivo comune è risanare il più possibile le casse comunali colpite dalla crisi e non.
Troviamo il Presidente del consiglio Milioto che propone la modifica dello statuto da 7 a 4 assessori, il Sindaco Petrotto appoggia la modifica e l'azzeramento delle indennità mentre il Consigliere Sardo boccia la riduzione degli assessori a favore del sacrificio dell'indennità.
Il Consigliere Sardo specifica che la riduzione degli assessori può essere utilizzata come cavallo di troia nell'amministrazione stessa e quindi non è daccordo a quest'ultima.
C'è da dire che con l'azzeramento delle indennità FORSE riusciremo ad avere una politica più politica e meno guidata dal €, o almeno una politica che sarà di interesse solo a chi vuole fare politica anzichè andarsi a prendere quella bustarella (vedi la vergogna delle ultime elezioni, elezioni scambiate per corsa all'oro più che politica..).
Naturalmente mi viene da pensare se la richiesta di mantenere gli assessori non sia semplicemente frutto delle vecchie Lo(e)tte-re, manifesti etc etc del PD.
Visto che la modifica degli assessori è prevista dalla legge e l'indennità un sacrificio della politica locale atta a risanare i conti direi di fare entrambe le cose come suggerisce il sindaco stesso, annullare l'indennità e portare gli assessori da 7 a 4 (un assessore ciascuno non fa male a nessuno) nella speranza che non ci siano, in futuro, lettere o richieste di dimissioni come abbiamo già visto in passato.
Nella speranza che le cose inizino ad andare per il meglio, bandendo doppi scopi o pensieri di cospirazione, faccio i complimenti a chi si sta mobilitando per migliorare questa situazione così difficile e complicata.

Cristian Alaimo

mercoledì 12 maggio 2010

La politica e i giovani

Come, più o meno, tutti sappiamo c'è un triste conflitto tra politica e giovani.
Essendo io stesso giovane tocco da vicino la situazione politica tra i giovani di Raclamuto e non.
Ma andiamo ad esaminare i vari perchè:
Perchè i giovani sono disinteressati dalla politica?
Perchè, a sentir parlare di politica, viene l'acidità?
Perchè questa gioventù, di cui io faccio parte, è così poco educata alla politica?
Alcuni giovani guardano la politica con il disprezzo a chi ha rovinato il nostro futuro, altri ne sono completamente disinteressati ed altri ancora rispondono "alla fine i politici sono tutti ladri".
Soffermiamoci a quest'ultima frase, se gli attuali politici sono dei ladri davvero l'unica cosa che possiamo fare è votarli? perchè non impegnarci, noi giovani, in prima persona?
Sento spesso parlare come se gli attuali politici, onesti e/o ladri che siano, siano lì in eterno come immortlai statue sopra le nostre teste a governarci e a farsi votare, dobbiamo ricordarci che un giorno toccherà a noi governare, i politici attuali finiranno prima o poi di governare.
Anche su Facebook stesso, la maggioranza siamo giovani, perchè nessun giovane approfitta per dire la sua? perchè noi giovani dobbiamo sempre essere governati e desideriamo le cose "impiattate e messe davanti"? siamo capaci di prenderci delle responsabilità e sopratutto PRENDERCI CIò CHE è NOSTRO?
Ricordo che gli attuali politici sono stati anche loro dei giovani che a differenza nostra non criticavano ma costruivano un'idea e un qualcosa, poco importa se alla fine hanno fatto i propri scopi o meno.. l'importante è sapersi mettere in gioco e prendersi spazi che qualcuno vorrebbe per sempre.
Noi giovani abbiamo delle teste pensanti non permettiamo agli altri di pensare e decidere per noi, volente o nolente prima o poi toccherà a noi e non possiamo farci trovare impreparati o magari manderemo a farci governare da chi verrà nelle prossime generazioni in modo da essere sempre e comunque dietro il sipario.
La politica odierna ci fa schifo, per colpa di chi se la spassava ora siamo in questa situazione e noi non posiamo stare a guardare, dobbiamo riprenderci il nostro futuro e svegliarci.
Racalmuto può fiorire, Basta Crederci non basta sperare che qualche altro lo faccia al posto nostro...
Cristian Alaimo fiero giovane

La Scinnuta

Scinninu carrittera e urdunara,
spidugliafacenni e scassapagliara.

S'arrizzolanu ddà sutta ranti ranti
cu' havi debiti,pulitici e...birbanti.

Ci scinni lu 'nfamuni e ruffianu:
iètta la petra e s'ammuccia la manu.

Va turtiannu un sciumi di cristiani,
vannu a lu Raffucu li quartari 'n-mani.

Cu' è a la gebbia,cù ìnchi a li cannola,
cu' abbrivira la mula e frisca.-Booona!-.

Sutta di lu cienziu all'ummirata
cu' picca picca ci perdi n'urata.

Tratta da "A Lu raffu E Saracinu" del poeta/scritore racalmutese Piero Carbone

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